giovedì 6 novembre 2014

Reflections

Vorrei fare un post un po' diverso dal normale, con cosa faccio + solita riflessione finale. Ebbene sì, vorrei per la prima volta fare un post riflessivo, dal momento che ho paura che la gente a casa mi capisca ma non appieno, ed è normale visto che non sta vivendo questa esperienza. Da dove iniziare? Ah si, la mia decisione di partire, bene. Poco più di un anno fa scelgo di iniziare a informarmi, e tutte le volte che sentivo i racconti di exchange passati mi si illuminavano gli occhi e mi emozionavo. Volevo partire. E dopo lunghi pensieri da parte di mia mamma decidemmo per un sì, ed ero contenta, anche perché non realizzavo minimamente nulla 10 mesi prima della partenza, pensavo agli aspetti positivi che ti vengono presentati e non a quelli 'negativi' che vengono nascosti o minimizzati. Ma ad ogni modo io sono 'forte' e non avrei provato dolore. A novembre era già tutto deciso e confermato. Ammetto che avevo iniziato a frequentare una persona attorno a quel periodo, ma non ci ho dato molta importanza poiché non ero assolutamente sicura di come si sarebbe evoluta la questione ed ero solo presa dai preparativi e dai documenti. Fatto sta che inizio a frequentare sempre più spesso colui che il 24 dicembre 2013 è diventato il mio ragazzo, la persona con cui sto meglio e a mio agio tra tutte. 
E l'america passa in secondo piano, mancano ancora 9 mesi.
Intanto la mia vita continua, e va sempre meglio giorno dopo giorno.
Mi innamoro per la prima volta di qualcuno che ricambia, vivo ogni giorno con una motivazione in più, sorrido anche nelle giornate peggiori.
E inizio a conoscere gente, tanta, e mi sento amata. Poi finisce la scuola, inizia l'estate migliore della mia vita, vado in vacanza con la persona che amo, esco con gli amici nella tipica brezza estiva che c'è la sera, scherziamo e ridiamo, è piacevole. 
Dormo fino a tardi, mi sveglio con accanto la persona che amo ed è bellissimo.
28 luglio, sono in vacanza. Tra 1 mese parto. Ah ok, ho ancora un mese non importa.
Vivo il mio ultimo mese normalmente, nella mia felicità quotidiana che gli ultimi mesi passati mi hanno portato, vado in vacanza con i miei genitori, passo la mia ultima settimana a casa. Mancava una settimana ma non importava, non realizzavo cosa stava per succedere. 28 agosto vado a una festa di compleanno, e all' 1 il mio ragazzo viene in macchina a prendermi per portarmi a casa. Siamo sotto casa mia e gli dico 'Dopodomani pomeriggio vengo da te.. sarà l'ultima volta per un po'.. Ma non realizzo ancora. Passo la mia ultima mattina in centro con mia mamma, ultime spese, poi andiamo a casa a fare una torta che mangio a pranzo con anche papà e al pomeriggio vado a salutare il mio ragazzo 'vedrai che questi mesi voleranno' mi disse, e lì mi iniziò a scendere una lacrima. A cena sono andata al ristorante, mia mamma si offrì di passare a prendere il mio ragazzo ma dissi di  no, non volevo scoppiare di nuovo a piangere. Perché io sono 'forte'. Ma colei che era così forte pianse tutta la notte prima di partire, e tutto il viaggio casa-milano malpensa. Arrivata a malpensa smisi di piangere per non so quale miracolo ma non mi ero mai sentita così male. Ho salutato i miei trattenendo il respiro per non piangere e una volta diretta verso il gate non mi sono più voltata indietro. Fortuna mi benedisse che incontrai altri 2 ragazzi in partenza per l'america, con i quali sono ancora in contatto, e ho passato un piacevole volo fino a francoforte, dove ci siamo divisi per prendere i corrispettivi voli. Il volo per Detroit è andato bene, non so come, dato che appena posato il piede fuori dall'aereo ho iniziato a disperarmi. Mi sentivo piccola e insignificante, lì da sola in fila per l'immigration. Dopo quasi 1 ora finisco, passo per la dogana e dovevo sembrare un pulcino bagnato dalle lacrime con la faccia gonfia e disorientato, tanto che il tipo della dogana mi fa 'hey girl, smile, take care please'. Sti cazzi. Prendo il bagaglio e 'devo cercare il rullo dei connecting flights'. Dove cazzo è? esco e mi trovo un aeroporto enorme, e nessun rullo. Chiedo a 8589759 persone, e mi dicono che devo prendere il pulmino e cambiare terminal, bene. Ce la faccio, trovo sto terminal, rifaccio il check in e mi dirigo al gate dove collasso dalle lacrime (sto rullo non l'ho poi trovato). E' stata una doccia non fredda, ghiacciata. Avevo realizzato tutto d'un colpo e quelle lacrime sono durate le prime 2 settimane, in cui tutto era brutto e volevo tornare. Poi ho iniziato di colpo a ingranare quella vita che non aveva nulla a che fare con la mia ma capii che la riuscita di tutto questo e la mia felicità dipendevano solo da me. E ora dopo 2 mesi e mezzo posso dire di essere la persona più felice del mondo ad aver fatto questa scelta nonostante dopo quelle 2 settimane ci sia stata qualche altra lacrima pensando alle torte della mamma, alla nostra bellissima nazione e cultura che l'America si sogna e tutto il resto. Il pulcino bagnato all'aeroporto di Detroit sta cambiando giorno dopo giorno e sta capendo tante cose, e chissà che a giugno al mio ritorno non avrò perso ciò che ho lasciato 2 mesi fa. Non posso esserne sicura, ma la cosa di cui sono certa è che mai mi pentirò di tutto questo, nonostante le difficoltà e tutto. C'è tutto da scoprire ancora e milioni di esperienze da fare, alcune saranno bellissime altre magari mi deluderanno, ma l'importante è viverle. E tra circa 200 giorni sarò veramente orgogliosa di me stessa per la prima volta in vita mia. Spero di non aver annoiato nessuno con questa predica haahah domani dopo lezioni sto a scuola a fare un progetto per raccogliere fondi per la gita a santo domingo di aprile poi vado a dormire da Anna!  Vi aggiorno la prossima settimana su basket. KISSS

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